Enrico Lionne (1865 - 1921)

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Enrico Lionne, pseudonimo di Enrico della Leonessa (Napoli 1865 - 1921) è stato un pittore del XIX secolo. Enrico Lionne nasce a Napoli il 15 luglio 1865 e muore il 16 giugno 1921. Egli era un allievo di Enrico Fiore, che a sua volta aveva studiato con Domenico Morelli. A soli vent'anni, Lionne venne chiamato a Roma da Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, che lo incaricarono di curare la sezione illustrata del "Giornale di Roma". In seguito, Lionne ha collaborato con altre pubblicazioni come "Capitan Fracassa", "Don Chisciotte" e "Tribuna". Ha iniziato la sua carriera come pittore all'età di trent'anni con un ritratto del giornalista Arnaldo Vassallo (Gandolin), che ha esposto alla Mostra Nazionale di Roma del 1895. Quest'opera ha generato molte controversie e ha vinto un premio insieme ai ritratti di Mancini e Giuseppe Ferrari. Nonostante le ostilità, Lionne è stato un tardivo ma convinto sostenitore del divisionismo. Tutte le sue opere sono caratterizzate da una sensazione di luminosità, come se sentisse il bisogno di trasmettere la luce e l'aria, come nel suo lavoro "Ritratto della signora Dall'Oppio", esposto alla seconda Biennale di Venezia. Nel suo percorso artistico, Lionne ha sviluppato una nuova forza del colore, che si manifesta in opere come "Fuori di Porta San Giovanni", "Figura femminile", "Vacche al pascolo", "Al caffè concerto", "I grassi ed i magri" e "Il ritorno dalla festa del Divino Amore", tutti esposti alla Galleria d'Arte Moderna di Roma. Inoltre, Lionne ha realizzato numerosi quadri di fiori, come "Rose d'inverno", sempre alla Galleria d'Arte Moderna di Roma.

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